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Immagine del redattoremichemar

Barbie (2023)


Barbie

USA/UK 2023 commedia fantasy 1h54’

 

Regia: Greta Gerwig

Sceneggiatura: Greta Gerwig, Noah Baumbach

Fotografia: Rodrigo Prieto

Montaggio: Nick Houy

Musiche: Mark Ronson, Andrew Wyatt

Scenografia: Sarah Greenwood

Costumi: Jacqueline Durran

 

Margot Robbie: Barbie

Ryan Gosling: Ken

America Ferrera: Gloria

Michael Cera: Allan

Ariana Greenblatt: Sasha

Rhea Perlman: Ruth Handler

Will Ferrell: amministratore delegato Mattel

Connor Swindells: Aaron Dinkins

Kate McKinnon: Barbie stramba

Issa Rae: Barbie presidente

Hari Nef: Barbie dottoressa

Alexandra Shipp: Barbie scrittrice

Emma Mackey: Barbie fisica

Sharon Rooney: Barbie avvocato

Ana Cruz Kayne: Barbie giudice

Dua Lipa: Barbie sirena

Nicola Coughlan: Barbie diplomatica

Ritu Arya: Barbie giornalista

Simu Liu: altro Ken

John Cena: Ken tritone

 

TRAMA: Una bambola che vive a Barbieland deve andare nel mondo reale in quanto si accorge di non essere perfetta al punto giusto e parte alla volta dell’avventura.

 

Voto 5-



Barbie, nel modello stereotipo, e una vasta gamma di altre Barbie vivono a Barbieland, una società femminista in cui tutte le donne sono sicure di sé, autonome e di successo. In supremazia. I Ken invece trascorrono tutte le loro giornate impegnandosi in attività ricreative in spiaggia, mentre le Barbie ricoprono tutte le posizioni lavorative importanti, come medici, avvocati e politici. Ken (uno dei tanti, inutili) è felice solo quando è con Barbie (la protagonista) e cerca un rapporto più stretto con lei, la quale però lo respinge preferendo l’indipendenza e le serate tra amiche.



Un giorno, la Barbie stereotipata inizia a provare sentimenti e disturbi psicologici che non ha mai provato e che portano il suo mondo a cadere a pezzi. Ciò significa che sta accadendo qualcosa nel mondo reale, con qualcuno che gioca con la sua infelicità, il che la induce a dirigersi con riluttanza in quel mondo per correggere ciò che sta accadendo con quella persona. Ma il problema principale, ora, è capire chi sia e come trovarla. Tant’è che in un primo momento si verifica un equivoco.



Come si può portare avanti la battaglia femminista in modi alternativi? Greta Gerwig, aiutata nella sceneggiatura dal compagno Noah Baumbach, porta la discussione nel campo cinematografico con una commedia molto fantasy, coloratissima (soprattutto e ovviamente di rosa) e piena di donne. Ma di plastica. È il mondo di Barbieland, dove le femmine sono felici così, occupando tutti i ruoli importanti di questa pseudosocietà e lasciando il compito di idioti contorni ai maschietti, tanti Ken tra i quali il più stupido e vanesio pare proprio il Ken di Ryan Gosling che vorrebbe farsi accettare come il compagno preferito dalla bellissima e sorridente Barbie di Margot Robbie. I problemi sorgono quando qualcosa, in quel mondo incantato, comincia a guastarsi nella personalità della protagonista, la quale intuisce, come detto, che deve correre nel mondo reale per sistemare la sua esistenza. E in un primo momento lo fanno assieme.



Non mi aspettavo granché e difatti non ho trovato nulla di clamoroso: a mio parere è un film che, una volta visto, si può mettere da parte. Ho rischiato anche di annoiarmi. Non c’è dubbio che abbia momenti simpatici (sicuramente le innumerevoli citazioni cinematografiche che fanno parte del gioco cinefilo, in particolare quella devota e riuscita, dedicata a 2001: Odissea nella spazio, immagino le risate degli spettatori americani…), qualche scena divertente, e soprattutto è stato girato con intelligenza e molta ironia, fatto bene insomma, ma, oltre al serio argomento della società patriarcale in cui viviamo, è solo un modo di trascorrere (sprecare?) quasi due ore per un film che se non fosse stato girato non ne avremmo sentito la mancanza. Piuttosto, un aspetto importante dal punto di vista fantascientifico è la relazione tra la bambola e la bimba reale, di carne, la cui crisi si riflette su quella plastificata.



Quasi come fosse una nuova versione di Dune, è una colorata battaglia tra il mondo Barbieland e il Kendom del suo rivale maschio, che di virile non ha nulla. Anzi, se vogliamo dirla tutta, nel momento clou della guerra ha più un atteggiamento di genere fluido che marcatamente maschile. Ma si sa, è solo una questione di brevetti e più modelli mostrano, più la Mattel, vero dio creatore della trama plastica, ci guadagna, nonostante le servili opinioni dei collaboratori del CEO Will Ferrell. Una favola? Fantascienza? Fantasy? Credo semplicemente un’idea commerciale, un blockbuster di cui si è parlato troppo.



Il cast, tecnico e artistico, si è divertito molto, quello sì, immagino. Io no. Ma a buona parte del pubblico è piaciuto e ha già incassato circa 1 miliardo e mezzo di dollari. Figuriamoci fino alla fine dei giorni.

Riconoscimenti? Su 8 candidature in entrambi i premi, solo un Oscar e un Golden Globe per la miglior canzone a Billie Eilish e Finneas O’Connell. Il che rappresenta un vero fallimento rispetto alle grandi attese per un film chiacchierato, molto bombato dalla pubblicità e tanto atteso. È importante che abbia anche moltissimi record? tipo: il film diretto da una donna ad aver incassato di più nel primo giorno di programmazione, il primo film live-action diretto da una donna a raggiungere il miliardo di incassi nel mondo, film con il maggior incasso in Nord America diretto da una donna, ecc. ecc. ecc. ecc.

 

Auguri.



Riconoscimenti

2024 – Premio Oscar

Migliore canzone per “What Was I Made For?” a Billie Eilish e Finneas O'Connell

Candidatura al miglior film

Candidatura al miglior attore non protagonista a Ryan Gosling

Candidatura alla miglior attrice non protagonista a America Ferrera

Candidatura alla migliore sceneggiatura non originale

Candidatura alla migliore scenografia

Candidatura ai migliori costumi

Candidatura alla migliore canzone per “I'm Just Ken” a Mark Ronson e Andrew Wyatt

2024 – Golden Globe

Migliore canzone per “What Was I Made For?” a Billie Eilish e Finneas O'Connell

Miglior risultato al cinema e al box office

Candidatura al miglior film commedia o musicale

Candidatura alla migliore attrice in un film commedia o musicale a Margot Robbie

Candidatura al miglior attore non protagonista per Ryan Gosling

Candidatura alla miglior regista

Candidatura alla migliore sceneggiatura

Candidatura alla migliore canzone originale “Dance the Night” a Caroline Ailin, Dua Lipa, Mark Ronson e Andrew Wyatt

Candidatura alla migliore canzone per “I'm Just Ken” a Mark Ronson e Andrew Wyatt



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