Bohemian Rhapsody (2018)
- michemar
- 11 feb 2019
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 17 mag 2023

Bohemian Rhapsody
UK/USA 2014 biografico 2h14'
Regia: Bryan Singer, Dexter Fletcher (non accreditato)
Sceneggiatura: Anthony McCarten
Fotografia: Newton Thomas Sigel
Montaggio: John Ottman
Musiche: John Ottman
Scenografia: Aaron Haye
Costumi: Julian Day
Rami Malek: Freddie Mercury
Lucy Boynton: Mary Austin
Gwilym Lee: Brian May
Ben Hardy: Roger Taylor
Joseph Mazzello: John Deacon
Aidan Gillen: John Reid
Tom Hollander: Jim "Miami" Beach
Allen Leech: Paul Prenter
Mike Myers: Ray Foster
Aaron McCusker: Jim Hutton
TRAMA: I Queen con la loro musica e il loro straordinario frontman Freddie Mercury hanno mandato in frantumi ogni stereotipo e convenzione, divenendo uno dei gruppi più amati della storia della musica mondiale. L'ascesa della band attraverso le loro iconiche canzoni e i loro suoni rivoluzionari e lo stile di vita di Mercury sfuggono a ogni controllo prima di portare alla trionfante reunion alla vigilia del Live Aid nel 1985, dove il cantante è chiamato ad affrontare la malattia che lo porterà alla morte e a guidare i compagni in una delle più grandi performance mai viste prima su un palco.
Voto 6

Questa non vuole e non pretende di essere una vera recensione, ma alcune leggere considerazioni su un film che sta riscuotendo molti consensi, tanto successo e parecchi premi soprattutto da parte del suo attore protagonista Rami Malek, che sta vincendo ogni tipo di statuette a oggi siamo a pochi giorni dalla magica notte degli Oscar. Mi son chiesto: perché tanto clamore e successo?
Ieri sera ho potuto finalmente vedere il film e per giunta in originale e per il tanto declamato ‘Bohemian Rhapsody’ però non ho fatto alcun salto di gioia. Ho atteso, ho atteso ma non riuscivo a sintonizzarmi con i tanti giudizi entusiasti di certuni e non ho mai provato grandi emozioni durante la visione. Ho avuto l’impressione di un film posticcio, con molti momenti di stanca che solo quando arriva la musica prende ritmo. Ma sin dal primo momento, non conoscendo la storia tecnica del film e non avendo letto nulla al proposito, mi son reso conto che la voce di Freddie Mercury mi risultava strana e poi ho scoperto perché. Rami Malek ce la mette tutta, il ragazzo si è sforzato al massimo, si “è fatto rassomigliare” il più possibile e lì – eccoci al primo guaio – mi sa che ai truccatori gli è sfuggita un po’ la mano e hanno ecceduto in qualche particolare: capisco che i denti di Mercury erano evidenti ma al povero Malek gli hanno messo delle zanne da elefante! La musica? La mitica voce del leader dei Queen? Beh, che non sia quella di Freddie lo si capisce immediatamente: leggo poi che sono state impegnate le voci dell’attore stesso (comunque bravo, accipicchia!) e di un rocker canadese noto imitatore chiamato Marc Martel. Ovvio che la discrepanza ci sia: tanto che nei titoli di coda, quando parte la voce originale del leader dei Queen, la differenza salta all’orecchio. Fino quasi ad ammirare più i titoli di coda che il film.

Nell’insieme è un film abbastanza sufficiente ma oltre io non andrei. Ci sono molti momenti che non mi convincono e la mano del regista (il celebre Bryan Singer) c’è e non c’è, dal momento che si è spesso assentato dal set per motivi familiari, mentre invece girava lo scandalo di #MeToo, e pare che il film lo abbia finito addirittura un altro (pare Dexter Fletcher, non accreditato ufficialmente). Mah!
Capisco l’entusiasmo dei fans dei Queen, però non bisogna confondere la musica amata con la qualità del film: son due cose ben diverse. Rami Malek migliore di tutti in tutto l’anno? Mah, non ho potuto vederli tutti e cinque i candidati all’Oscar ma mi sembra esagerato vederlo con la statuetta in mano.

Riconoscimenti
Premio Oscar 2019
Miglior attore protagonista a Rami Malek
Miglior montaggio
Miglior sonoro
Miglior montaggio sonoro
Candidatura miglior film
Golden Globe 2019
Miglior film drammatico
Miglior attore in un film drammatico a Rami Malek
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