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Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca) (1970)


Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)

Italia/Spagna 1970 commedia 1h47’


Regia: Ettore Scola

Sceneggiatura: Age & Scarpelli, Ettore Scola

Fotografia: Carlo Di Palma

Montaggio: Alberto Gallitti

Musiche:Armando Trovajoli

Scenografia: Luciano Ricceri

Costumi: Ezio Altieri


Monica Vitti: Adelaide Ciafrocchi

Marcello Mastroianni: Oreste Nardi

Giancarlo Giannini: Nello Serafini

Manuel Zarzo: Ugo

Marisa Merlini: Silvana Ciafrocchi

Hercules Cortes: Amleto Di Meo

Josefina Serratosa: moglie di Oreste

Giuseppe Maffioli: avvocato

Corrado Gaipa: giudice


TRAMA: Oreste, muratore maturo e coniugato, conosce la fioraia Adelaide e tra i due sboccia l'amore. Poi lei si innamora anche di un giovane pizzaiolo e Adelaide vorrebbe dividersi tra i due, ma Oreste non ci sta. Sconvolto dalla gelosia, quando l'amata decide di sposare l'altro, involontariamente la uccide.


Voto 7,5

Ettore Scola era un regista che amava girare film che affrontavano il (mal)costume italiano utilizzando registri seri oppure comici, anzi grotteschi, da commedia che rasentava volutamente il kitsch, proprio come nel caso di questa pellicola che diverte sarcasticamente, ma che oggi, con l’insopportabile argomento dei femminicidi, diventa brutalmente attuale. È il solito contesto del triangolo amoroso-passionale: Adelaide che si innamora di Oreste, muratore già sposato, ma che poi conosce il pizzaiolo Nello e non sa più chi scegliere.

Questa situazione mette in grado l’indimenticabile Monica Vitti, voce roca e sensuale, di esibire il meglio di sé come attrice comica dopo che si era già affermata come tale con Alberto Sordi (Amore mio aiutami) e con altri autori, ma appena sei anni dopo aver recitato nei migliori film di Michelangelo Antonioni, l’ultimo dei quali fu Deserto rosso. Il regista la fa maltrattare dal compagno geloso e – paradossalmente – ci fa ridere, perché gli sganassoni che lei si becca le lasciano dei lividi che rappresentano al meglio il carattere grottesco del film.

Se Monica Vitti fu all’altezza dei nostri più grandi attori della vera commedia all’italiana lo dimostra anche qui, degna compagna di set di Marcello Mastroianni e Giancarlo Giannini, fino a meritarsi, dopo appunto i ruoli più drammatici ed ermetici di Antonioni, l’appello (mancato) di “quinta colonnella”. La sceneggiatura è più che mai firmata da autori che hanno fatto la Storia del cinema.

Si tratta in buona sostanza di una commedia all'italiana che fin dal titolo si inserisce nel filone con personaggi tratti dalla subcultura popolare fatta di fotoromanzi e canzonette con in più il tentativo, che si nota poco e forse non è riuscito del tutto, di riallacciarsi ai film del neorealismo italiano inserendo nella storia un accento critico alla società del benessere degli anni '60 italiani. Nel film spiccano i dialoghi efficacemente comici in un film essenzialmente parlato, dove gli stessi protagonisti si rivolgono dallo schermo agli spettatori: la cosiddetta “quarta parete”, un espediente teso a cercare il coinvolgimento e la complicità del pubblico con i personaggi della storia.

Al tempo, Giancarlo Giannini diceva in un’intervista: “Ho conosciuto Monica sul set ed ero molto emozionato trovandomi al fianco di due mostri sacri come lei e Marcello Mastroianni. La sua verve comica era una dote naturale, la manteneva anche fuori dal set. Ci divertivamo. Il regista Ettore Scola, un grande fumatore, le faceva i dispetti buttandole il fumo addosso. Vi era di fondo quest’atmosfera di spensieratezza, di gioco, che oggi, nella lavorazione dei film, si è persa. Con il cinema non bisogna necessariamente pensare di cambiare il mondo. La comicità di Monica non è mai stata volgare, si basava su tempi calibrati, perfetti di fronte alla macchina da presa anche in primissimo piano.”


Il titolo internazionale inglese è già tutto un programma: The Pizza Triangle, forse riduttivo e superficiale ma rende l’idea.

“Sì, amo riamata Serafini Nello e lo appartengo!”

“Mi fanno male i capelli”

Riconoscimenti

1970 - Festival di Cannes

Migliore interpretazione maschile a Marcello Mastroianni

1971 - Nastro d'argento

Candidatura migliore soggetto

Candidatura miglior attore protagonista a Marcello Mastroianni

Candidatura miglior attrice protagonista a Monica Vitti

Candidatura miglior attore non protagonista a Giancarlo Giannini

1970 - Globo d'oro

Miglior attrice a Monica Vitti

1970 - Grolla d'oro

Miglior attrice a Monica Vitti


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