Ferie d’agosto
Italia 1996 commedia 1h46’
Regia: Paolo Virzì
Sceneggiatura: Paolo Virzì, Francesco Bruni
Fotografia: Paolo Carnera
Montaggio: Cecilia Zanuso
Musiche: Battista Lena
Scenografia: Sonia Peng
Costumi: Claudio Cordaro
Silvio Orlando: Sandro Molino
Sabrina Ferilli: Marisa
Ennio Fantastichini: Ruggero Mazzalupi
Piero Natoli: Marcello
Gigio Alberti: Roberto
Agnese Claisse: Martina
Paola Tiziana Cruciani: Luciana Mazzalupi
Claudia Della Seta: Graziella
Antonella Ponziani: Francesca
Raffaella Lebboroni: Betta
Rocco Papaleo: il brigadiere
Laura Morante: Cecilia Sarcoli
Mario Scarpetta: Rosario Vitiello
Silvio Vannucci: Mauro Santucci
Teresa Saponangelo: Irene Vitiello
TRAMA: Due clan di vacanzieri: l'uno fa capo al giornalista progressista Sandro Molino, intellettuale, meditativo, snob; l'altro è rappresentato dalla famiglia Mazzalupi, bottegai romaneschi caciaroni e videodipendenti. Si trovano, loro malgrado, dirimpettai in vacanza sull'isola di Ventotene, e devono in qualche modo sopravvivere alla reciproca presenza. Esplode subito l'ostilità, insieme con un disprezzo sdegnoso. Eppure i due stili di vita, sotto la scorza superficiale, non sono così dissimili: tutti sono intimamente scontenti e questo crea la premessa per l'inevitabile riconciliazione.
Voto 6,5
La seconda opera di Paolo Virzì conferma la sua predisposizione ad una certa forma di commedia all’italiana, guardando ai vizi e agli stereotipi dell’italica gente, mettendo a confronto, nel periodo clou delle vacanze tipiche nostrane, due tipi opposti di famiglie. Quella dei Molino, di tendenza politica che guarda alla sinistra, con un capofamiglia giornalista e pseudointellettuale Sandro Molino, (Silvio Orlando, chi meglio di lui?) e quella dei Mazzalupi, caciaroni, arricchiti e teledipendenti, con un capofamiglia titolare di un paio di armerie, Ruggero (Ennio Fantastichini).
Scritto con il fedele e sempre efficace Francesco Bruni, è la fotografia dell’italiano rappresentata da due nuclei che vengono a contatto sull’isola di Ventotene, le cui mentalità si scontrano a causa di una discussione banale che diventa il pretesto della battaglia tra modi differenti di pensare e agire.
Divertente e acido nella dose giusta ma soprattutto amaro, il film mostra altresì quanto i due gruppi non siano poi tanto distanti all’atto pratico e un po’ per non essere troppo di parte e un po’ per quella che in TV si chiama “par condicio” si scoprono punti in comune e tutto, per fortuna, finisce nella stessa maniera in cui finiscono le vacanze: saluti e ripensamenti. Con buona pace di tutti.
Satira di costume su vizi e malesseri della nostra società, che forse i social, al giorno d’oggi, hanno messo maggiormente in evidenza.
Cast senz’altro adeguato e in armonia con l’autore.
Riconoscimenti
1996 - David di Donatello
Miglior film
Candidatura per miglior regista
Candidatura per migliore sceneggiatura
Candidatura per miglior attrice protagonista a Laura Morante
Candidatura per miglior attore protagonista a Ennio Fantastichini
1997 - Nastro d'argento
Candidatura per migliore soggetto
Candidatura per migliore sceneggiatura
Candidatura per miglior attore protagonista a Silvio Orlando
Candidatura per miglior attrice protagonista a Sabrina Ferilli
Candidatura per miglior attore non protagonista a Piero Natoli
1996 - Ciak d'oro
Migliore attrice non protagonista a Antonella Ponziani
Miglior montaggio
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