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Fräulein - Una fiaba d'inverno (2016)

Aggiornamento: 29 mag 2023


Fräulein - Una fiaba d'inverno

Italia 2016, commedia, 1h33’


Regia: Caterina Carone

Sceneggiatura: Caterina Carone

Fotografia: Melanie Brugger

Montaggio: Enrica Gatto

Musiche: Giorgio Giampà

Scenografia: Giuliano Pannuti

Costumi: Massimo Cantini Parrini


Christian De Sica: Walter Bonelli

Lucia Mascino: Regina

Therese Hamer: Hanna

Irina Wrona: Nina

Andrea Germani: Max

Max Mazzotta: postino

Giorgio Lopez: narratore


TRAMA: La più grande tempesta solare che l’uomo ricordi si abbatte sulla Terra provocando sbalzi di corrente e blackout. Una ben più profonda tempesta si scatena nell'animo di Regina, scontrosa e solitaria zitella da tutti chiamata “Fräulein”, dopo che un misterioso turista sui sessanta, uomo smarrito e infantile, oltrepassa il cancello del suo albergo chiuso da anni.


Voto 7

Sorpresa delle sorprese! E per giunta trascurata, praticamente opera sconosciuta! È tale la sfiducia nei film italiani con i soliti attori che quando, come in questo caso, ne viene fuori una storia bella e sorprendente, fuori dai soliti canoni, eccezione nel mare delle commedie volgari e poco intelligenti, diciamo pure trash, nessuno se ne accorge e spesso non arriva neanche in sala. Dove purtroppo anche se ci riuscisse passerebbe sicuramente inosservata, proprio come è successo a questa pellicola.

Invece ecco il miracolo che non ti aspetti e con un fenomeno particolare che si ripete: il comico che nel ruolo serio e drammatico dà il meglio di sé e si rivela bravissimo. Una storia lontana, che sa di fiaba appunto, di improbabile perfino e quindi che sveglia l’attenzione, che sembra avvenuta su un altro pianeta. L’altro pianeta in questo caso è l’ambiente montano, con tanta neve caduta e poca gente che si incontra, dove per giunta sta per abbattersi una tempesta solare, in un momento senza tempo.

Ma cosa succede? Succede che il destino fa incrociare una fräulein, insomma volgarmente una “zitella”, perfino scorbutica anche se davvero carina, e un avventore che chissà da dove arriva e che bussa inaspettatamente al suo hotel tra l’altro chiuso da tempo. Lui insiste per essere ospitato, almeno per una notte. Già, doveva essere “per un giorno” e invece… il terzo incomodo (la tempesta solare appunto) condizionerà il prosieguo della storia.

Se Christian De Sica mi ha incantato, Lucia Mascino merita la standing ovation. I loro duetti saranno stati scritti in maniera semplice ma risultano sinceri e spontanei, fino al punto di farci trovare in piena sintonia con la situazione creatasi. E non solo: brava anche la regista/sceneggiatrice Caterina Carone, perché la sua mano femminile si nota parecchio per la delicatezza della scrittura.


Un errore sottovalutarlo.



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