L’uomo in più
Italia 2001 dramma 1h40’
Regia: Paolo Sorrentino
Sceneggiatura: Paolo Sorrentino
Fotografia: Pasquale Mari
Montaggio: Giogiò Franchini
Musiche: Pasquale Catalano
Scenografia: Lino Fiorito
Costumi: Silvia Nebiolo
Toni Servillo: Antonio “Tony” Pisapia
Andrea Renzi: Antonio Pisapia
Nello Mascia: il Molosso
Ninni Bruschetta: Genny
Angela Goodwin: madre di Tony
Roberto De Francesco: Gigi Moscati
Enrica Rosso: Elena
Italo Celoro: allenatore
Marzio Honorato: Tagliaferri
Peppe Lanzetta: Salvatore
Rosaria De Cicco: Maria
Beniamino Femiano: il presidente
Maurizio Corvino: Palumbo
Andrea Marrocco: Piva
Clotilde Sabatino: Vanna
Stefania Barca: Monica
Monica Nappo: Veronica
Agostino Chiummariello: Titta
TRAMA: Il declino di due uomini entrambi di nome Antonio Pisapia che conducono vite del tutto separate ma stranamente parallele.
Voto 7
Antonio Pisapia, in arte Tony, è un “crooner” partenopeo dalla voce seducente, artista da balera conteso dalle donne, coccolato dai manager e rispettato dai pusher. Antonio Pisapia è invece uno stopper di classe e - dopo un grave infortunio - un allenatore dilettante ma geniale, inventore di un modulo alla Sacchi anni prima dell’avvento del tecnico di Fusignano. Per loro sembra iniziare un periodo di successo: ma nel 1984, la carriera e la vita di entrambi vanno in mille pezzi.
La differenza tra i due risiede nella professione ma dal destino identico. Il primo vede fallire la sua carriera artistica dopo essere stato arrestato per avere fatto sesso dopo uno dei suoi concerti con una ragazza minorenne. Pur prosciolto dalle accuse, Tony, che ha anche problemi di droga, non trova più lavoro ed è costretto a fare un concerto nella piazza di un paesino in Abruzzo, davanti a poche persone: sarà il suo ultimo concerto.
Il secondo è un calciatore all’apice della propria carriera, ma un giorno, durante un allenamento, Antonio ha una grave infortunio causato in comune accordo da alcuni suoi compagni, coinvolti in un giro di scommesse e partite truccate da cui lui si era tirato fuori. L’incidente sportivo è determinante e conclude la carriera sportiva. Qualche anno dopo, perde anche sua moglie, che lo lascia per un altro uomo. Antonio rimane solo con le proprie ossessioni.
Due omonimi, due carriere differenti, due fallimenti professionali e umani paralleli, spiegati con lo stile che già si intravede nel giovane regista esordiente: Paolo Sorrentino. Il film, che ha vinto molti premi, soprattutto come migliore regia esordiente, si distingue infatti per la sua capacità di scavare nell’animo umano, esplorando le speranze e le disillusioni dei suoi protagonisti. La colonna sonora (sempre importante, come vedremo ampiamente nei film a seguire) non è stata mai pubblicata e quindi di difficile reperibilità, ma contribuisce all’atmosfera unica del film, che non è semplicemente una storia di calcio o di musica, ma un ritratto intimo di fallimento e di lotta per il riscatto.
Eccellenti le interpretazioni sia di Toni Servillo che di Andre Renzi.
I brani cantati da Tony Pisapia sono interpretati dallo stesso Toni Servillo e scritte dal fratello Peppe insieme a Paolo Sorrentino.
Riconoscimenti
David di Donatello 2002
Candidatura miglior regista esordiente
Candidatura migliore sceneggiatura
Candidatura miglior attore protagonista a Toni Servillo
Ciak d'oro 2002
Migliore sceneggiatura
Ciak d'oro Mini/Skoda Bello & Invisibile
Nastro d'argento 2002
Miglior regista esordiente
Candidatura migliore sceneggiatura
Candidatura migliore attore protagonista a Toni Servillo e Andrea Renzi
Candidatura miglior montaggio
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