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Le ali della libertà (1994)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 31 mag 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 21 mag 2023


Le ali della libertà

(The Shawshank Redemption) USA 1994 dramma 2h22’

Regia: Frank Darabont

Soggetto: Stephen King (racconto)

Sceneggiatura: Frank Darabont

Fotografia: Roger Deakins

Montaggio: Richard Francis-Bruce

Musiche: Thomas Newman

Scenografia: Terence Marsh, Soheil

Costumi: Elizabeth McBride

Tim Robbins: Andy Dufresne

Morgan Freeman: Ellis Boyd 'Red' Redding

Bob Gunton: direttore Samuel Norton

William Sadler: Heywood

James Whitmore: Brooks Hatlen

Clancy Brown: cap. Byron Hadley

Gil Bellows: Tommy Williams

Mark Rolston: Bogs Diamond

Bill Bolender: Elmo Blatch

Brian Libby: Floyd

TRAMA: Siamo nel 1946. Processato per l'omicidio della moglie e del suo amante, Andy, un bancario del New England, viene condannato a un doppio ergastolo e recluso nel penitenziario di Shawshank. All'inizio è vittima delle violenze dei reclusi, poi però diventa il consulente finanziario delle guardie. Scopre così che il direttore falsifica i libri contabili intestando i conti a un fittizio Randall Stevens. Fuggito di prigione attraverso un tunnel costruito negli anni, Andy assume l'identità di Randall Stevens, denuncia il direttore e va in Messico.


Voto 8

Numerose opere di Stephen King sono state portate sullo schermo con grande successo ma spesso si dimentica che alcuni adattamenti riusciti non appartengono al genere horror, come per esempio questo magnifico film.

Siamo nel 1946 e un giovane bancario, Andy Dufresne (bravissimo Tim Robbins) viene rinchiuso nella prigione di Shawshank per aver ucciso – così dice la sentenza del tribunale – la moglie e il suo amante. In carcere allaccia un’amicizia con un altro detenuto, Red, splendido Morgan Freeman, che fa da voce narrante sulla storia controversa di Andy, che non si rassegna alla ingiusta (?) condanna.

Recitato in modo semplice e commovente e sulla base della bellissima sceneggiatura del regista stesso, Frank Darabont, lo stesso de Il miglio verde, sempre ambiente carcerario, è una storia intelligente e avvincente che è diventata nel tempo un vero cult. Indimenticabile anche il personaggio del vecchio bibliotecario di James Whitmore.

Ciò che se ne trae è che per raggiungere il paradiso è necessario sperimentare il dolore e purificarsi e per farlo bisogna attraversare l’inferno. Inferno che ha un nome: Shawshank, carcere di massima sicurezza, gabbia per torture legalizzate. In questo luogo di dannazione, Andy Dufresne ha il coraggio per costruire il proprio sogno, con cui giorno dopo giorno allenare le sue ali della libertà, prima che vengano bruciate. Frank Darabont mette in scena la forza dell’innocenza, incarnandola in un personaggio perseguitato per errore e in lotta contro il destino di martire riservatogli dalla (in)giustizia.

Come detto, la trama è tratta dal racconto di Stephen King Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank pubblicato nella raccolta Stagioni diverse. Molte candidature ma pochi premi, ma la rivista Empire lo ha collocato al quarto posto nella lista dei cinquecento migliori film della storia.

“La paura può tenerti prigioniero, la speranza può renderti libero.”


1995 - Premio Oscar

Candidatura miglior film

Candidatura miglior attore protagonista a Morgan Freeman

Candidatura migliore sceneggiatura non originale

Candidatura migliore fotografia

Candidatura miglior montaggio

Candidatura miglior sonoro

Candidatura miglior colonna sonora

1995 - Golden Globe

Candidatura miglior attore in un film drammatico a Morgan Freeman

Candidatura migliore sceneggiatura


 
 
 

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