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Macbeth (2015)

  • Immagine del redattore: michemar
    michemar
  • 30 nov 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Macbeth

UK/Francia/USA 2015 dramma 1h53'


Regia: Justin Kurzel

Soggetto:William Shakespeare

Sceneggiatura: Jacob Koskoff, Michael Lesslie, Todd Louiso

Fotografia: Adam Arkapaw

Montaggio: Chris Dickens

Musiche: Jed Kurzel

Scenografia: Fiona Crombie

Costumi: Jacqueline Durran


Michael Fassbender: Macbeth

Marion Cotillard: Lady Macbeth

Sean Harris: Macduff

Elizabeth Debicki: Lady Macduff

Paddy Considine: Banquo

Jack Reynor: Malcolm

David Thewlis: Re Duncan

Ross Anderson: Rosse

David Hayman: Lennox


TRAMA: Macbeth, valoroso condottiero, cede alla propria sete di potere per seguire la profezia che lo ha indicato come il futuro re di Scozia, fomentato dalla moglie la cui ambizione è assai più intensa e frustrata della propria. L'ascesa al trono di Macbeth prevede l'eliminazione fisica del reggente in carica, e sarà seguita da una serie di delitti sempre più efferati, poichè l'uomo, divorato da dubbi e paure, vede ostacoli in chiunque. E Lady Macbeth si renderà conto di aver creato un mostro che non può più controllare.


Voto 7



Non è certamente facile per nessuno ridurre in un film di due ore scarse una tragedia come quella shakespeariana che ci racconta la storia di Macbeth, così piena e densa di drammi interni e di personaggi tormentati. No, e figuriamoci se non era difficoltoso per un regista come Justin Kurzel forse non ancora maturo per un'opera di tale portata.



Abbracciando e fotografando come fosse un altro personaggio della trama il panorama scozzese, selvaggio e brullo, che ricorda l'asprezza degli ambienti di Braveheart oppure la crudeltà di Valhalla Rising - Regno di sangue di Refn, il regista sceglie di seguire in maniera fedele il testo originario lasciando alla straordinaria bravura dei due protagonisti, Michael Fassbender e Marion Cotillard, le briglie di un cavallo difficile da tenere in strada, con il risultato di rimanere in binari convenzionali e dare un’impronta quanto mai teatrale alla ambientazione e alla recitazione. Inevitabile qualche sbavatura, data la scarsa esperienza e le critiche quindi non sono mancate.



Io invece sono rimasto incantato dalla forza della storia, anche se già nota, ovviamente, ma che si scopre ogni volta affascinante, forte della sua drammaticità e della sua spietatezza. D’altronde questa è soprattutto la potenza dei drammi di Shakespeare, che certamente non spetta a me spiegare.

Justin Kurzel si affida totalmente (e fa bene) nelle mani dei due grandi interpreti. Michael Fassbender comunica con la sola forza dello sguardo le mille sfumature e la metamorfosi del protagonista: da eroico combattente ad arrampicatore assetato di potere, a tiranno senza umanità; dal suo canto la bellissima Marion Cotillard è una Lady Macbeth dal viso angelico e l'animo corrotto la cui maternità frustrata si trasforma in brama di potere, donna che fa leva proprio su quell'impulso materno (e sulla sua sensualità) per manovrare il coniuge come un fantoccio nelle sue mani. Nel frattempo la fotografia di Adam Arkapaw è infiammata dal paesaggio, dagli animi, dai sentimenti.



Una coppia così è una coppia da sogno: due attori splendidi che paiono recitare sulle assi di un palcoscenico, in piena trance shakespeariana. Inutile aggiungere che in originale è un vero spettacolo di recitazione, forte e spietata, come il paesaggio che li circonda. Amore, ambizione, egoismo, tragedia: è la vita che ci ha tramandata di William Shakespeare. Non perfetto ma ammirabile!



 
 
 

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