Maria e l’amore
(Maria rêve) Francia 2022 commedia 1h33’
Regia: Lauriane Escaffre, Yvo Muller
Sceneggiatura: Lauriane Escaffre, Yvo Muller
Fotografia: Antoine Sanier
Montaggio: Valérie Deseine
Musiche: René Aubry
Scenografia: David Bersanetti
Costumi: Emmanuelle Youchnovski
Karin Viard: Maria Rodrigues
Grégory Gadebois: Hubert
Philippe Uchan: Oratio Rodrigues
Noée Abita: Naomie Hosseinzadeh
Laurianne Escaffre: Florence Desnoyers
Pauline Clément: Charlotte
Yvo Muller: Hendrick Kofman
Tania Dessources: Fatou
Catherine Salée: Brigitte
Samira Sedira: Karima
TRAMA: Maria è una donna delle pulizie, riservata, timida e goffa. Viene assegnata alla Scuola di Belle Arti e incontra Hubert, il bizzarro guardiano della scuola.
Voto 6 –
Per vivere, Maria lavora per una ditta di pulizie, ma è una sognatrice che non si separa mai dal quaderno dove, da 25 anni, appunta in segreto le sue poesie. Quando comincia a lavorare nella Scuola delle Belle Arti incontra Hubert, che ne è il guardiano e che le apre un mondo diverso da quello a cui è abituata: un mondo di libertà individuale, di creatività e di esplorazione che mostrerà a Maria un possibile, diverso modo di vivere e pensare.
“La qualità principale di una donna delle pulizie è quella di saper essere invisibile”, afferma Maria Rodrigues (Karin Viard), la protagonista dolce e sognatrice. E incontra quest’uomo che non solo la vede ma la guarda anche, cosa che non accadeva da molto tempo a questa donna sensibile. Sposata da anni con un uomo che non le presta attenzione da molto tempo, la cinquantenne sta sbocciando davanti agli occhi del suo ammiratore. Che è Hubert (Grégory Gadebois), un uomo-orsacchiotto, dagli occhi teneri che praticamente vive nella Scuola e non conosce altra vita.
Quella è la sua vita, ridotta ad un piccolo ufficio dove osserva tutti silenziosamente e aiuta in ogni occasione gli studenti. In buona sostanza, è un omone, non ancora invecchiato, che ha dimenticato di prendersi cura della propria felicità prendendosi cura di quella degli altri. Fino a quando non entra nella scuola e nella sua vita la donna assunta per fare pulizie.
Il film è una commedia sentimentale che esplora con delicatezza e poesia le vicissitudini amorose di questa donna trascurata dal marito, per cui si ritrova, dopo anni di matrimonio, a lavorare in una prestigiosa scuola d’arte dando inizio a un viaggio di riscoperta personale e sentimentale.
Gli interpreti principali, Karin Viard e Grégory Gadebois, sono deliziosi ed offrono una prestazione autentica, coinvolgente, che rendono i personaggi immediatamente simpatici. La regia di Lauriane Escaffre e Yvo Muller, al loro debutto nel lungometraggio, mostra la giusta sensibilità per una trama del genere.
Peccato, però, che il film parte bene e promette anche, per poi, purtroppo, affievolisce man mano che va avanti, tra i sorrisi di Maria e gli sguardi timidi e speranzosi dell’uomo. Il finale, telefonato, non poteva essere diverso. La Viard è brava e stimata, sempre protagonista dei suoi film, e questo è intitolato a lei (attenzione: il titolo originale è “Maria sogna”) ma in questa occasione l’amabile Gadebois si prende la scena, perché ha un modo di porsi che inevitabilmente lo spettatore passa sempre dalla sua parte.
Non nascondo che mi attendevo di più, lo trovo deboluccio, ma comunque gradevole e son certo che piacerà abbastanza al pubblico femminile.
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