Scappa - Get Out
(Get Out) Giappone/USA 2017 horror 1h44’
Regia: Jordan Peele
Sceneggiatura: Jordan Peele
Fotografia: Toby Oliver
Montaggio: Gregory Plotkin
Musiche: Michael Abels
Scenografia: Rusty Smith
Costumi: Nadine Haders
Daniel Kaluuya: Chris Washington
Allison Williams: Rose Armitage
Bradley Whitford: Dean Armitage
Catherine Keener: Missy Armitage
Caleb Landry Jones: Jeremy Armitage
Lil Rel Howery: Rod Williams
Betty Gabriel: Georgina
Marcus Henderson: Walter
Lakeith Stanfield: Andre Hayworth / Logan King
Stephen Root: Jim Hudson
Erika Alexander: detective Latoya
TRAMA: Chris è un giovane fotografo afroamericano che accetta di andare a conoscere la bianca famiglia della sua bianca fidanzata Rose. I genitori e il fratello lo accolgono nella loro villa di famiglia e si dimostrano gentili, ma Chris è turbato dagli strani comportamenti dei domestici neri che vi lavorano. Con il passare del tempo l’atteggiamento dei genitori cambia e Chris fa scoperte sempre più inquietanti che lo porteranno ad una verità che mai avrebbe potuto immaginare.
Voto 7,5
“Anch’io ho amici neri, ma…” Già, una delle frasi più masticate in questi ultimi tempi da tanti di noi. Cosa si nasconde dietro un’affermazione sospesa come questa non si sa, può dare adito a diverse interpretazioni. Mah, forse solo una… Fatto sta che l’era obamiana è (per adesso almeno) tramontata con l’elezione di un nuovo presidente agli antipodi del predecessore e dolcemente si sta affermando un senso di razzismo più che latente che qualcuno ha definito “neoliberismo razziale”. Anche da noi, a dir la verità.
Partiamo dall’autore, Jordan Peele, giovane 38enne afroamericano che già si era distinto come comico e anche come imitatore del primo presidente di colore, il quale ha dispiegato tutta la sua vis comica in un film che in effetti pare una commedia, molto satirica e metaforica sul presente statunitense, che piano piano vira sull’horror senza mai perdere l’impronta brillante. La sorpresa è stata enorme: sia sul piano della novità (del film, del soggetto, dell’insieme) sia sul piano dell’accoglienza del pubblico e della critica. Che lo spunto iniziale sia stato l’umorismo (nero? Cattiveria!) non ci sono dubbi e lo dimostra il fatto che il regista/sceneggiatore ha rivelato di aver tratto l’ispirazione da un monologo di Eddie Murphy in cui raccontava il suo primo incontro con i genitori della fidanzata bianca. Altro che Indovina chi viene a cena?!!!
Noi spettatori veniamo colti di sorpresa se non sappiamo nulla prima di vederlo: sembra davvero una commedia, forse perfino di poco conto e invece man mano che la trama si sviluppa ci troviamo davanti ad una situazione che precipita nell’incubo per il povero protagonista, l’altrettanto sorprendente Daniel Kaluuya: il suo Chris ha, nella seconda parte del film, sempre gli occhi sbarrati dallo stupore per ciò che gli accade e per la paura per quello che scopre, mentre l’espressione della sua ragazza Rose (Allison Williams), al contrario, sorride sempre di più, come una aliena incosciente. Per non citare i familiari di quest’ultima, i quali sono delle persone molto ospitali ma poco ordinarie: più passano i minuti e meno ci verrebbe voglia di andare ad un loro party. I loro amici sono persone normali solo all’apparenza ma sembrano maschere accoglienti e amichevoli degne di Halloween, mentre la servitù pare uscita direttamente da un film di George A. Romero.
A fronte di un budget di soli 4 milioni e mezzo di dollari ha incassato nel mondo ben 250 milioni, di cui più di 175 solo negli Stati Uniti: successo confermato con i riconoscimenti ottenuti. Due candidature ai Golden e quattro agli Oscar, di cui uno vinto, quello (prima volta in assoluto per un colored) alla efficace sceneggiatura.
A me è piaciuto un sacco. È un film tutto da godere!
Riconoscimenti
Premio Oscar 2018:
Migliore sceneggiatura originale
Candidatura miglior film
Candidatura miglior regista
Candidatura miglior attore a Daniel Kaluuya
Golden Globe 2018:
Candidatura miglior film commedia o musicale
Candidatura migliore attore in un film commedia o musicale a Daniel Kaluuya
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