The Illusionist - L'illusionista
(The Illusionist) USA/Rep.Ceca 2006 dramma 1h50'
Regia: Neil Burger
Soggetto: Steven Millhauser
Sceneggiatura: Neil Burger
Fotografia: Dick Pope
Montaggio: Naomi Geraghty
Musiche: Philip Glass
Scenografia: Ondrej Nekvasil
Costumi: Ngila Dickson
Edward Norton: Eduard Abramovitz / Eisenheim
Paul Giamatti: isp. Uhl
Jessica Biel: Sophie von Teschen
Rufus Sewell: Principe Leopold
Eddie Marsan: Josef Fischer
Jake Wood: Jurka
Tom Fisher: Wiligut
Aaron Taylor-Johnson: Eisenheim giovane
Eleanor Tomlinson: Sophie giovane
TRAMA: Due giovani adolescenti s'incontrano nell'impero austroungarico di metà Ottocento: Eduard, alle prime armi con trucchi di magia ed illusionismo, s'innamora della bella duchessa Sophie, la quale ricambia l'amore del ragazzo. Quindici anni dopo, durante uno spettacolo, Eduard, il cui nome d'arte è diventato Eisenheim, divenuto un famoso e noto illusionista, ritrova Sophie, ora promessa sposa del principe Leopold.
Voto 6,5
Un prestigiatore e un principe si contendono l'amore di una bellissima nobildonna. La trama si ispira, romanzandoli ed utilizzandoli come sfondo, ai fatti accaduti a Mayerling, piccolo paese della Bassa Austria all'inizio del 1889, assumendo i toni di una favola. Anche troppo. Il film è infatti molto convenzionale, narrando la storia di un triangolo sentimentale in cui, come capita sovente nelle belle fiabe, c’è la bella che ama non l’uomo che deve subire ma l’altro, l’antico amore dell’adolescenza, mai dimenticato, che giunge all’improvviso anni dopo quando è già promessa sposa del nobile di turno. Alla magia dell'amore, si aggiungono gli stupefacenti incantesimi di Eisenheim, padrone del palcoscenico e dell'arte dell'illusione. Romanticismo e giochi di prestigio.
Il regista Neil Burger, adattando un racconto di Steven Millhauser, ha ottenuto dal buon cast una recitazione solida e da parte sua è stato capace di una narrazione sufficientemente appassionante e di un'abile regia per creare un film che è più piacevole di quanto si possa sospettare dal titolo. Il suo merito è stato quello di celebrare due entità lontane ma molto attinenti: la magia nelle sue molteplici forme e il potere duraturo dell'amore. Attinenti perché, romanticamente, si può affermare che l’amore è anche una magia, no? La dimostrazione lo otteniamo proprio dalla trama del film.
Siamo nel 1900 e a Vienna c'è una nuova attrazione di grande successo in teatro: l'illusionista Eisenheim (Edward Norton), i cui trucchi sono così spettacolari che molti tra il pubblico credono capace di manipolare il soprannaturale. Tra i dubbiosi ci sono l'ispettore capo Uhl (Paul Giamatti) e il principe ereditario Leopold (Rufus Sewell), erede al trono dell'impero austro-ungarico. Quest’ultimo è così determinato a smascherare la falsità di Eisenheim che una sera, ad uno spettacolo, manda sul palco come volontaria la sua promessa sposa, la principessa Sophie (Jessica Biel). Per Eisenheim è un momento inquietante: sul palcoscenico riconosce la donna come la ragazza di cui era follemente innamorato tanti anni prima. Poi, quando si accerta chi sia e ricorda cosa avesse significato per entrambi quell’amore di gioventù, si riaccende la loro fiamma ardente, con grande rabbia del principe ereditario, che ordina all'ispettore Uhl di far chiudere gli spettacoli.
La fortuna di Neil Burger è quella di disporre di una storia d’amore e magia che ricorda le belle fiabe invernali e quella di un ottimo cast, su cui primeggia non solo la bravura duttile di Paul Giamatti ma soprattutto (e sopra tutti) il talento di Edward Norton, attore dalle molteplici facce, capace di interpretare ruoli duri da cattivo e da persona per bene, per via di quel viso da bravissimo ragazzo di cui è dotato. In questo film, per esempio, viene naturale fare il tifo per lui. Se poi Rufus Sewell è adattissimo al ruolo di antipatico (tutto l’opposto del protagonista), la vera rivelazione è Jessica Biel, ottimamente nel personaggio d’epoca: bella e luminosa. Ma attenzione, il protagonista giovane è interpretato da un quasi sconosciuto Aaron Taylor-Johnson, che all’epoca dell’uscita del film era appena sedicenne: il futuro lo aspetta.
Film di piacevole intrattenimento, che sa di favola ottocentesca, dove l’amore deve vincere, in un modo o nell’altro.
Riconoscimenti
2007 - Premio Oscar
Candidatura miglior fotografia
Comments